Il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi destinato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. Può essere utilizzato anche dalle colf e dalle badanti. I primi
ottengono il rimborso in busta paga o nella rata di pensione, mentre i secondi direttamente dall’Agenzia delle Entrate. In caso d’imposte da versare, queste sono trattenute dallo stipendio o dalla pensione oppure,
per i collaboratori domestici, versate attraverso il modello F24.
Generalmente conviene presentare il 730 se nel corso dell’anno precedente sono state sostenute delle spese detraibili (sanitarie, interessi mutuo, spese scolastiche, ristrutturazione, affitti ecc…) o
deducibili (fondi pensione, contributi collaboratori domestici, ecc…).
Sono esonerati dalla dichiarazione dei redditi coloro che nel corso dell’anno precedente non hanno avuto redditi, oppure hanno avuto unicamente redditi soggetti a tassazione sostitutiva (interessi da
capitali, tfr, ecc…) oppure hanno avuto redditi da lavoro dipendente o pensione percepiti da un unico sostituto d’imposta (datore di lavoro o inps).
Devono invece sempre presentare la dichiarazione chi ha percepito redditi da locazione d’immobili, anche se in cedolare secca e chi ha percepito redditi da più sostituti d’imposta.
In ogni caso è sempre e comunque consigliato far verificare la congruenza dei dati riportati nella Certificazione Unica (ex CUD), poiché in caso di addizionali irpef trattenute in misura inferiore o superiore si
determina l’obbligato dichiarativo di versare la differenza dovuta oppure di recuperare l’eccedenza già trattenuta e versata.
I lavoratori dipendenti, che al momento del rimborso non hanno un sostituto (es: termine contratto) possono comunque fare il 730 e in caso di credito d’imposta, il rimborso sarà erogato loro direttamente
dall’Agenzia delle Entrate, mentre in caso di debito potranno versare con modello F24.